venerdì 16 maggio 2014

Atlas - Capitolo I

“Quant’è buono l'odore dell'erba” pensò mentre muoveva un pupazzo davanti a quegli occhioni sorridenti.
Era una mattina piovosa ma calda e l'impatto di ogni goccia aumentava quel profumo. Sedeva in veranda con suo figlio su una gamba, aspettavano la colazione. Lui dalle sue mani, il bimbo dal suo seno.
Volse lo sguardo verso l'albero, lo stesso attorno al quale molti anni prima giocava, e ricordò il tempo passato ad osservarne le radici affondare nel terreno, giorno per giorno, punto per punto, dalla più grande alla più piccola. E ricordò ancora di quanto quello studio si rivelò del tutto inutile mentre rincorreva la figlia della vicina. Piede. Radice. Profumo dell'erba. Forte dolore al ginocchio. Urla di suo padre.

sabato 3 maggio 2014

Il dilemma del Mago

Leggi il primo capitolo delle Storie qui.
Leggi il secondo capitolo delle Storie qui.

Quell’inverno era il più lungo che egli ricordasse. Gli alberi erano ancora spogli, e il vento sferzava da mesi le superfici innevate e i poveri viandanti che si affacciavano alla strada maestra, costretti ad arrancare assieme alle loro giumente. La grande pianura biancheggiante che circondava la taverna del Cavallo Mangiato pareva la rappresentazione stessa della Morte; qualunque fosse il suo volto, quella natura prigioniera e tormentata ne incarnava l’anima.
Ma ciò che lo scoraggiava, più di tutti quei tangibili segni, era il fatto che la sua proverbiale allergia primaverile non s’era ancora manifestata. Si toccò il naso, provò a titillare il palato con la lingua, senza riuscire a strappare neanche uno starnuto. Non che la cosa gli dispiacesse: l’allergia lo costringeva sempre a cattività indesiderate, a rinchiudersi in luoghi claustrofobici riparati dai raggi del sole e dai pollini. Tuttavia, quell’apparente vantaggio personale dimostrava la lontananza della bella stagione.